Archivio per Agosto, 2010

ASTRONOMIA

Sette pianeti per una stella

Un nuovo sistema extrasolare

Gli astronomi dell’osservatorio europeo Australe (Eso) in Cile hanno annunciato la scoperta di almeno cinque corpi celesti, forse sette: si tratta della struttura più simile alla nostra mai identificata finora

Sette pianeti per una stella Un nuovo sistema extrasolare

PARIGI - Un sistema planetario con almeno cinque pianeti in orbita intorno a una stella simile al nostro Sole, battezzata HD10180 e situata a 127 anni luce di distanza nella costellazione australe Hydrus. Gli astronomi dell’osservatorio europeo australe (Eso) a La Silla, in Cile, hanno annunciato la scoperta di quello che sembra essere il sistema planetario più simile al nostro mai scoperto finora, almeno in termini di numero di pianeti (sette, contro gli otto di quello terrestre). Per identificarli, il team internazionale ha utilizzato lo spettrografo HARPS, aggiunto al telescopio da 3,6 metri dell’Eso, e ha seguito per sei anni la stella HD 10180, “simile al nostro Sole”, riuscendo a misurare le influenze gravitazionali dei pianeti che le orbitano intorno.

I cinque segnali più forti corrispondono a corpi celesti simili a Nettuno (fra le 13 e le 25 masse terrestri), con periodi orbitali che vanno dai 6 ai 600 giorni. Secondo gli astronomi è probabile che siano presenti anche altri due pianeti. Uno sarebbe simile a Saturno, con una massa minima di 65 masse terrestri e un’orbita di circa 2.200 giorni. L’altro sarebbe il pianeta extrasolare mai scoperto di minor massa, circa 1,4 volte quella della Terra.

Le distanze dei vari pianeti dalla loro stella sono, tuttavia, di gran lunga minori rispetto al nostro sistema: quello più piccolo, in particolare, si troverebbe a una distanza pari al 2% di quella fra la Terra e il Sole, con un periodo orbitale di soli 2 giorni. In pratica, un “anno” su questo pianeta dura solo 1,18 giorni-Terra. “Abbiamo trovato quello che è il sistema con il maggior numero di pianeti  finora scoperto”, ha commentato Christophe Lovis dell’Osservatorio dell’Univesità di Ginevra. “Questa notevole scoperta evidenzia anche come stiamo entrando in una nuova era nella ricerca degli esopianeti: lo studio di complessi sistemi planetari e non soltanto dei singoli pianeti. Gli studi dei moti planetari nel nuovo sistema rivelano complesse interazioni gravitazionali tra i pianeti e ci dà la possibilità di intuire l’evoluzione a lungo termine del sistema”.

Finora si era a conoscenza di quindici sistemi con almeno tre pianeti. L’ultimo detentore del record era 55 Cancro, con cinque pianeti, due dei quali giganti. “Sistemi di corpi celesti di piccola massa, come quelli intorno a 10180 HD, sembrano essere abbastanza comuni, ma la loro storia di formazione rimane un puzzle”, conclude Lovis.

Utilizzando la nuova scoperta, nonché i dati per altri sistemi planetari, gli astronomi hanno trovato un equivalente della legge di Titius-Bode, che esiste nel nostro sistema solare: le distanze dei pianeti dalla loro stella sembrano seguire uno schema regolare. “Potrebbe essere una firma del processo di formazione di questi sistemi planetari”, ha aggiunto un membro del team Michel Mayor. La scoperta è stata annunciata al convegno “Rilevamento internazionale e dinamica dei pianeti extrasolari in transito” presso l’Observatoire de Haute-Provence.

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Il giorno 9 Agosto u.s. è stata riattivata la postazione radio per il conteggio degli impatti meteorici secondo la tecnica del meteorscatter altresì conosciuta anche come radar bistatico.

Ho scritto riattivata perché già in passato avevamo tentato un approccio a

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NOTTI DI SAN LORENZO  

all’Osservatorio Astronomico di Tavolaia

Il  10 e 11 agosto l’osservatorio astronomico di Tavolaia rimane aperto tutta la notte in occasione delle stelle cadenti.

10 agosto 
osservazione delle perseidi  e osservazione  astronomica nel giardino adiacente  l’osservatorio con tutti i telescopi dell’associazione,

serata a tema, il professor Steve Neil Shore del dipartimento di fisica di Pisa parlerà del 21 dicembre 2012, UN GIORNO COME TUTTI GLI ALTRI ”  (niente fine del mondo)

11 agosto
LA NOTTE DI SAN LORENZO
aspetti letterari, astronomici, mitologici e religiosi  della notte  piu’ bella dell’anno
Conferenza a cura di FABIO BACHINI, con proiezione di diapositive, avente per oggetto la poesia X AGOSTO di Giovanni Pascoli, la formazione delle cosiddette “STELLE CADENTI”, le origini mitologiche della COSTELLAZIONE DEL PERSEO ed il MARTIRIO DI SAN LORENZO

inoltre :
12 agosto su prenotazione
osservazione delle perseidi  sotto il cielo buio di Montecatini Val di Cecina

 Durante le serate sarà possibile parlare direttamente con i responsabili dell’osservatorio di materie astronomiche, stelle cadenti e altro.

Tutti nel giardino dell’osservatorio per osservare lo sciame meteorico delle Perseidi.

INGRESSO LIBERO ORE 21:30 PRESSO OSSERVATORIO ASTRONOMICO DI TAVOLAIA, LOCALITA’ TAVOLAIA SANTA MARIA A MONTE PISA.

PER INFORMAZIONI 338 1251198 / 393 0367290

 

 Non perdete lo spettacolo del cielo in questi giorni : congiunzioni celesti stupende e la danza dei pianeti ad ovest al tramonto

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Congiunzione planetaria ripresa a  San Pellegrino in Alpe
Canon eos 450D-  4 secondi di posa  a f/6.3 e iso 800
Silvio Segalini e Daniela Vanvitelli ( Ass. Astronomica Isaac Newton)
 

 

 

 

Salve a tutti,

vorrei provare a capire cosa potremmo aver avvistato in cielo io e i miei amici il 4 agosto 2010, verso le 23.00 .

Abbiamo visto un astro (o qualcos’altro, non saprei) che ha attraversato più meno tutta la volta del cielo notturno, o così è sembrato dalla nostra posizione. Sembrava una stella cometa per luminosità e grandezza della testa, brillava di un bagliore azzurro e la coda era anch’essa azzurro/bianca ma con diversi punti rossi, soprattutto in prossimità del “retro” della testa, come se stesse bruciando e lasciasse scintille dietro di sè (non mi era mai capitato di notare punti rossi a occhio nudo, con nessuna cometa o stella cadente). Non saprei ipotizzarne la distanza, ma come ho detto era piuttosto grande quindi abbiamo dedotto che apparisse così per la vicinanza. Non è “morta” come una stella cadente, anzi ha continuato la sua corsa fino a scomparire dietro i monti, che avevamo piuttosto vicini e quindi coprivano buona parte della visuale; abbiamo comunque avuto il tempo di alzare la testa e vederla tutti. La velocità era leggermente inferiore a quella di una stella cadente.

Da medio-ignorante e profano di astronomia quale sono, ho pensato che potesse essere un corpo che, entrato in contatto con l’atmosfera, si è infuocato e ha cominciato a precipitare, però sembrava di una tale grandezza da poter produrre un impatto sulla terra che certamente non sarebbe potuto passare inosservato….o è possibile che l’attrito con l’aria faccia sfaldare un corpo che magari non era così grande come ci è sembrato a occhio nudo? O semplicemente non è possibile tutta questa ipotesi?

Mi piacerebbe sapere anche se sono stati rilevati altri avvistamenti di questa…cometa?, magari da qualche osservatorio vicino….il luogo è la piana tra Prato e Firenze, per la precisione la zona di Calenzano, il 04/08/2010 alle 23.00 circa.

Grazie a tutti

Ale —Il lupo