Archivio per la categoria 'Spettroscopia'

La SN 2011 fe in M 101, scoperta dai ricercatori di Monte Palomar, in California, il 24 dello scorso mese di agosto, aveva al momento della scoperta, una mag. di 17. Dopo pochi giorni (30 agosto) ha raggiunto una mag. di 11.5, alla portata anche di spettrografi amatoriali.

Ho colto anch’io l’occasione di riprenderla la sera dell’8 di settembre, quando era ancora di mag. attorno alla 11.5. Ho utilizzato per la ripresa dello spettro il reticolo a trasmissione da 100 lin/mm star analyzer, avvitato al raccordo della camera CCD, la solita DSI Pro della Meade.

Lo spettro mostra chiaramente le profonde righe in assorbimento del silicio e del ferro ionizzati, caratteristiche delle SN di tipo 1a.

Riccardo Mancini

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Nova Eridani 2009

Lo scorso 25 novembre l’ AAVSO ha pubblicato la special notice 181, in cui dava notizia di una possibile nova nella costellazione di Eridano, a non molti gradi da Rigel ed insolitamente piuttosto lontana dal piano galattico. Lo scopritore, il nipponico Itagaki, ha osservato la nuova stella di magnitudine visuale +8,1. In immagini di archivio, nella esatta posizione della nova esiste una debole sorgente di magnitudine 15, identificata con certezza con la stella in outburst; la differenza di 7 magnitudini sembrava tutto sommato modesta per una nova classica, mentre era un po’ troppo per una nova nana (o variabile cataclismica), dunque al momento della scoperta non si sapeva esattamente che tipo di oggetto ci si trovasse di fronte. Si è poi verificato che il massimo di luminosità era avvenuto alcuni giorni prima, il 19 novembre, con una magnitudine di +7,3. Il 26 novembre un’altra circolare AAVSO designava la stella come una possibile variabile di tipo WZ Sge, sottolineando l’eventualità che essa tornasse a salire in splendore. Ma il 29 novembre arrivava la conferma definitiva, basata sugli spettri ottenuti nel frattempo, che la stella osservata da Itagaki è davvero una nova.

Ho osservato la stella in questione nelle sere del 25 dicembre 2009 e del 2 gennaio 2010, stimandola rispettivamente di mag. 10.1 e 10.3. In tali serate ho ripreso anche due  spettri della nova, attraverso il reticolo a trasmissione “star analyzer” applicato alla camera ccd DSI pro della Meade ed al mio newton da 250 mm F/5. La strumentazione mi ha permesso di ottenere spettri con risoluzione di circa 1.4 nm/pix, sufficiente per mostrare le caratteristiche spettrali salienti della nova.

Gli spettri, elaborati con Iris e VisualSpec, mostrano evidentissime ed intense le righe in emissione della serie di Balmer dell’Idrogeno, dalla H alpha (656.3 nm) fino alla H zeta (388.9 nm); vi sono inoltre almeno altre due forti righe in emissione di elementi non individuati poste rispettivamente a circa 465 nm (la più intensa di tutto lo spettro) ed a circa 499 nm.

Le osservazioni compiute a distanza di sette giorni sembrano mostrare lievi differenze di intensità delle righe spettrali (vedi spettri confrontati) oltre ad una diminuzione della luminosità della stella, stimata in circa 0.2 mag; queste eventuali variazioni vanno comunque meglio verificate con altre osservazione successive.

Cerreto Guidi, 06/01/2010

Riccardo Mancini

Nova Ophiuchi 2008LA La sera del 2 giugno, una delle poche senza nuvole di questo lungo periodo, ho osservato la nova in oggetto col mio strumento, un newton da 250 mm f/5, utilizzato ad f/3.5 tramite un riduttore di focale. Ho effettuate le riprese applicando allo strumento una camera ccd DSI Pro della Meade. Oltre ad una panoramica della zona intorno alla stella (stimata attorno alla decima magnitudine) ho eseguito una ripresa del suo spettro applicando alla camera di ripresa un reticolo a trasmissione da 100 linee/mm (star analyzer). La bassa dispersione del reticolo,pur non permettendo risoluzione spettrali elevate, è sufficiente per mostrare le caratteristiche salienti degli astri analizzati,ad es.le principali righe in assorbimento e/o in emissione, ecc ;in pratica è come se si utilizzasse un prisma-obiettivo. Si ha quindi la possibilità di riprendere simultaneamente gli spettri di tutte le stelle presenti nel campo inquadrato. Il passo successivo alla ripresa è stato quello di ritagliare solo lo spettro della nova in modo da poterlo poi elaborare, naturalmente con Iris, (insuperabile anche in questo campo) ed analizzare tramite il software Visual Spec.

Il risultato è quello che vedete nel resoconto allegato all’articolo.

La nova presenta una brillante linea in emissione dell’idrogeno a 6563 A (H alpha) e sembra, altre possibili righe in emissione, non risolte, nella zona dello spettro attorno a 5000 A. Lo spettrogramma mostra anche un notevole allargamento della riga Halpha, indice di alta velocità dei gas esterni( qualche centinaio di Km/sec).

Sarà interessante nei prossimi giorni, seguire l’andamento luminoso e le eventuali variazioni spettrali della nova; questo è un invito che faccio anche ai “variabilisti” dell’Associazione.

Riccardo Mancini